TATTOO/ILLUSTRATION
*TARMASZ
C’era una volta una principessa punk…
Tarmasz ama camminare sulle ostriche, trafiggere l’acqua e disegnare fuochi d’artificio con lo stencil sul muro del cielo. La giovane artista francesce assomiglia al personaggio di una fiaba deliziosamente punk. Risponde a qualche domanda su di lei e ci mostra la bellezza graffiante del suo mondo.
Ciao Tarmasz, su quali progetti stai lavorando in questo periodo?
Ho due progetti in corso: una piccola storia illustrata per ragazzi e un progetto di graphic novel (entrambi senza editore). Sono al lavoro sia come autore di testi che come illustratore. Il progetto per ragazzi dovrebbe essere finito entro l’anno, mentre il graphic novel è un progetto molto più ambizioso e che probabilmente prenderà più tempo. Non vorrei cominciare i disegni finché il testo non sarà messo a punto, e dato che scrivere mi piace moltissimo ci sto mettendo più tempo del previsto. Finirò mai il testo per cominciare a illustrare il tutto?! Naturalmente dovrò riuscire a portarli avanti contemporaneamente ai disegni originali per i tattoo che m’impegnano molto.
Quali sono le tue regole d’oro per realizzare una FanZINE (o edizione indipendente)…
Ne ho solo quattro:
• poca gente alla direzione artistica
• molti amici di talento che partecipano
• un buon sito internet
• un tipografo non troppo caro
… mi sembra che sia già un buon punto di partenza, no?
Com’è stato il passaggio dalla matita al lavoro di tatuatore?
Tutto è nato dalla curiosità per la tecnica. Mi piace sperimentare diversi supporti e un giorno mi sono detta che lavorare con il tattoo poteva essere davvero interessante. La sera stessa ho comprato del materiale, non pensavo che questo progetto sarebbe andato poi così lontano. Il tatuaggio tradizionale non mi aveva mai interessato più di tanto e non pensavo che avrei lavorato in questo settore. Se non fossi riuscita a trovare clienti che volessero i miei disegni, non credo che avrei proseguito questa strada. Il tatuaggio m’interessa solo se legato a una personale creazione grafica.
Dove trovi ispirazione per i personaggi selvaggi e mitologici che disegni?
In questo momento mi affascinano molto le storie della mitologia greca e dell’antico testamento, ma anche i testi d’ epoca medioevale che raccontano animali fantastici e le testimonianze d’arte preistorica. Amo i libri per ragazzi, i film con le scene di combattimento di cavalieri a rallentatore, le animazioni di Miyazaki e le storie di giganti. Talvolta trovo ispirazione da alcuni amici particolarmente abili nel disegno, come ad esempio Gax, che forse è il più bravo di tutti!
Cosa c’è appeso ai muri del tuo studio?
Un arco e delle frecce, una testa di animale, un Elmer in gommapiuma, elenchi di cose da fare e i disegni dei miei amici.
Non potresti mai rinunciare a…
Ci sono una miriade di cose alle quali non vorrei rinunciare e sono molto capricciosa, ma in generale riesco a organizzarmi perché ciò non accada… Nel disegno ad esempio, anche dove ci sono vincoli tecnici, m’impegno a non rinunciare a una certa libertà nel tratto.
L’indipendenza è la cosa più importante alla quale non voglio rinunciare.